La comunità scientifica internazionale riconosce unanimemente, ormai da molti anni, che la cura dei denti decidui nella prima e seconda infanzia non è un'opzione rinviabile, ma una necessità primaria improrogabile.
Questa necessità concerne non solo la funzione masticatoria, ma anche sistemi ed apparati dell'intero organismo.
Questi ne vengono coinvolti in maniera infida e significativa persino, talvolta, per l'intera durata della vita.
Purtroppo, al di sotto di una età cerniera, che possiamo collocare intorno ai 4-5 anni, il piccolo paziente può non essere sufficientemente collaborante da permettere l'attuazione di un completo programma terapeutico da parte dello specialista.
In questi contesti, ci possono venire in aiuto le più recenti, consolidate e raffinate metodiche della moderna anestesiologia pediatrica.
Al piccolo paziente vengono somministrati farmaci anestetici totalmente rispettosi di tutte le funzioni dell'organismo; essi producono semplicemente un ”addormentamento” della coscienza molto simile a quello fisiologico della notte.
Non vengono scatenati disturbi, né disagi o malesseri di alcun genere.
La procedura è molto semplice: viene posizionata una cannula in una vena del braccio attraverso una piccola puntura del tutto simile a quella effettuata per un banale prelievo di sangue.
Una volta fissato accuratamente il presidio alla cute del braccio, il bimbo viene addormentato dolcemente in braccio alla mamma e nel volgere di pochi secondi chiude gli occhi senza alcuna reazione o agitazione.
A questo punto il bimbo passa dalle braccia della mamma a quelle di un'infermiera che lo adagia su un'apposita seduta dove verrà effettuato l'intervento. Il dentista inizia quindi a lavorare con tutta tranquillità e quindi con la massima efficacia e precisione. Il bimbo, infatti, sarà totalmente immobile e a bocca aperta.
Durante questa fase si effettua la bonifica orale: terapie di odontoiatria ricostruttiva, endodonzia ed estrattiva di elementi non recuperabili. Il tempo di esecuzione dell'intera procedura non è una variabile che pone limiti, in quanto la procedura anestesiologica rispetta profondamente le funzioni fisiologiche del piccolo.
Una volta terminato l'intervento, il bimbo si sveglia spontaneamente in alcuni minuti.
Trascorsi altri 10-15 minuti di controllo, viene riportato nelle braccia della mamma, la quale potrà gioire finalmente, oltre che del termine di un comprensibile momento di apprensione, di uno splendido, rinnovato sorriso.
La collaborazione virtuosa tra le figure professionali dell'odontoiatra pediatrico e dell'anestesista offre oggi un grado di sicurezza e gradevolezza che non ha paragoni rispetto al passato anche recente.
Quel pesante passato che ancora ognuno di noi ha nella memoria: disagi, rischi, complessità organizzative dissuadevano tutti gli attori implicati ad avvalersi di terapie il cui rinvio non potrebbe più trovare oggi giorno una giustificazione deontologica e morale.
A cura del Dott. Marco Ardigò